Destinazione
Sicilia
Mezzo di trasporto:
Autobus
Posti disponibili:
50
Durata
18 Apr 2019 - 22 Apr 2019
Prezzo da Reggio Calabria:
€ 460,00
*** Programma preliminare ***
PRIMO GIORNO – Giovedì 18 aprile
Ore 8:00 partenza da Piazza Indipendenza in bus gt per Enna. Sosta d ‘obbligo a Piazza Armerina per rivedere i mosaici dopo il completamento del restauro. Pranzo libero. Partenza per Enna. Sistemazione presso Hotel Federico II Palace di Enna. Cena e pernottamento.
SECONDO GIORNO – Venerdì 19 aprile
Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita con guida della città di Enna. La nascita della città in passato era erroneamente attribuita ai Greci, ma successivamente sono state rinvenute attestazioni antecedenti, risalenti al Neolitico che ne rivelano già l’esistenza. In seguito alla dominazione romana, la città divenne di dominio bizantino e poi arabo. Questi ultimi la ribattezzarono “Il Castello di Enna”, ma a seguito della riconquista normanna, il nome arabo venne latinizzato in “Castrogiovanni”, fino al 1927, anno in cui riprese l’originario appellativo di Enna. Proprio durante il governo fascista Benito Mussolini la distaccò da Caltanissetta, nominandola capoluogo di provincia. La città è nota, per essere considerata il capoluogo più alto d’Italia, grazie alla sua posizione strategica, in quanto ubicata su un altopiano che parte dai 900 fino a giungere ai 992 metri di altitudine. Arroccata su quest’ altura, Enna offre una cartolina mozzafiato, regalataci da una conformazione territoriale quasi unica al mondo, dovuta all’assenza nelle vicinanze di catene montuose abbastanza alte da riuscirne ad oscurare la visuale. Per poter godere al meglio del panorama offerto dal capoluogo siculo, bisogna raggiungere il punto più alto di osservazione, costituito dalla torre di Federico II, presso la quale è possibile immergersi in un paradiso quasi onirico che riflette nel miglior modo la bellezza rurale del luogo. Breve riposo ed a seguire trasferimento a Caltanissatta per assistere alla processione della ‘’Real Maestranza’’. Consegue la visita al bellissimo Duomo. In tarda serata rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Venerdì Santo:
Il Venerdì Santo si tiene la Processione del Cristo Nero, un piccolo Crocifisso che sarebbe stato ritrovato in una grotta tra due candele accese. Al tramonto il crocifisso viene portato a spalla e a piedi scalzi dai “Fogliamari”, i vecchi raccoglitori di verdure selvatiche. La devozione nei confronti di questo simulacro è molto grande, tanto da essere definito Signore della Città. Il rito del Venerdì Santo è in assoluto il più sentito e partecipato di Caltanissetta, la processione attraversa le vie del centro storico mentre i “Fogliamari” cantano le struggenti ladate.
TERZO GIORNO – Sabato 20 aprile
Prima colazione. Ore 9 partenza per una escursione a Bagheria, detta anche la città delle Ville. Visita alla Villa Palagonia conosciuta anche come Villa dei Mostri: sulle mostruose statue aleggiarono per secoli leggende riguardo la loro influenza malefica sugli uomini. Questo non fece venir meno la notorietà e il fascino esercitato dalla villa su scrittori (come il citato Goethe) e su registi e artisti come Salvador Dalì, che dichiarò di volere acquistare Villa Palagonia per i periodi di villeggiatura in Sicilia o Renato Guttuso, nato a Bagheria, che lo definì “il luogo dei miei giochi da bambino” e realizzò ben tre opere dedicate alla villa. Villa Palagonia servì anche da location per alcune scene del film ‘’Il Mafioso di Alberto Lattuada’’ con Alberto Sordi (1962), ‘’Il regista di matrimoni’’ di Marco Bellocchio con Sergio Castellitto (2006) e Baarìa di Giuseppe Tornatore (2009). Oggi, dopo più di un secolo dall’estinzione della famiglia dei principi Palagonia, la Villa è di proprietà di privati ed è parzialmente aperta al pubblico. Il biglietto di ingresso costa 5 euro e l’orario di visita da lunedì a domenica è dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. A seguire possibile visita a Villa Sant’Isidoro De Cordova: la villa è semplicemente meravigliosa sia dentro che fuori, legata a storie e leggende, un viaggio un po’ triste tra cimeli e pezzi di vita dell’ultima marchesa di Sant’Isidoro morta nel 2011. La casa sembra ancora abitata come se l’anziana signora potesse rientrare da un momento all’altro. La villa è molto bella anche se avrebbe bisogno di importanti restauri. Qui sembra che il tempo si sia fermato: si attraversano stanze una dentro l’altra ammirando affreschi e dipinti, ceramiche, foto e collezioni di armi.
QUARTO GIORNO – Domenica 21 aprile
Prima colazione. Celebrazione della Santa Pasqua. Uno dei momenti più suggestivi per visitare Enna è senza dubbio la Settimana Santa, i cui riti risalgono al periodo della dominazione spagnola (XV-XVII sec.), quando le Confraternite, che già esistevano come corporazioni di arti e mestieri, vennero autorizzate a costituirsi liberamente come organizzazioni religiose per promuovere il culto, ricevendo dai sovrani norme precise. Esse partecipavano alla vita della città con ruoli ben definiti: alcune si occupavano del sostentamento dei poveri, altre dell’assistenza agli ammalati ed altre ancora dei condannati a morte. Nel 1740 ad Enna esistevano 34 fra Confraternite, Compagnie e Collegi; oggi ne sopravvivono solo 15 che, regolamentati da Statuti, oltre ad animare la Settimana Santa, provvedono a solennizzare attivamente gli eventi religiosi più significativi della città.
I confrati odierni non sono più i minatori e gli agricoltori di una volta, bensì professionisti, studenti e impiegati; unica preclusione rimasta è il sesso: infatti sono ammessi solo gli uomini. Dalla Domenica delle Palme e fino alla tarda mattinata del Mercoledì Santo, le 15 confraternite, ciascuna nel giorno e nell’ora stabilita, partendo in processione dalla chiesa di appartenenza, si recano al Duomo per l’ adorazione solenne della Eucaristia, rito questo che gli ennesi chiamano ‘’l’ura ‘’. Pranzo pasquale in hotel. Nel pomeriggio passeggiata a LICATA ‘Sulle tracce del Gattopardo’: a 20 chilometri da Licata, verso l’entroterra e in direzione Agrigento, si trova la cittadina di Palma di Montechiaro, la famosa Donnafugata del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. La cittadina era infatti residenza della famiglia principesca protagonista del romanzo. Da vedere la Chiesa Madre, fulgido esempio di barocco siciliano raggiungibile salendo una scenografica scalinata. Rientro in hotel. Pernottamento.
QUINTO GIORNO – lunedì 22 aprile
Prima colazione. Pranzo di pasquetta. Nel pomeriggio partenza per Reggio Calabria.
* minimo 30 partecipanti
Prenotazioni: Si accettano con il versamento di un acconto da € 60,00 entro il 23 Febbraio e fino ad esaurimento posti.
Saldo: da versare entro il 25 Marzo
ALTRE NOTE:
I POSTI SUL BUS SARANNO ASSEGNATI RISPETTANDO L’ORDINE CRONOLOGICO DELLE PRENOTAZIONI.
IL PROGRAMMA SARA’ AGGIORNATO NON APPENA PERVERRA’ IL CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI.
Accompagnatore da definire
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337-1584791
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